Questa è una domanda che i ragazzi e i genitori si chiedono spesso, riflettendo sul fatto di trascorrere un periodo di tempo in una scuola europea oppure ospiti di una famiglia.
Ci sono certamente tanti fattori da considerare, ma noi di English Conversation Club vorremmo raccontarvi alcune esperienze dei nostri ragazzi che descrivono al meglio che cosa significhi affrontare un viaggio con noi.
Partiamo con la storia di Emanuela.
“Sono partita per Southampton nel 2015 con l’intenzione di diplomarmi alla Itchen College. È stata un’esperienza magnifica. Non mi sarei mai potuta immaginare quanto questa scelta avrebbe potuto cambiarmi la vita. Adesso, quasi 7 anni dopo, mi sono laureata in International Business Management con Spagnolo alla Heriot Watt University a Edimburgo e con un First Honours Class. Ho già ricevuto un’offerta di lavoro ancora prima di ottenere la laurea e sto ancora facendo colloqui per per avere la possibilità di decidere il ruolo più adatto a me.”
Volete scoprire perché Emanuela ha scelto ECC per partire?
“Ho scelto di partire con English Conversation Club perché, avendo io solo 16 anni, mi offrivano supporto e aiuto in momenti di difficoltà. Rita è una persona speciale che segue ragazzi da molti anni. Mi ha preparato ad affrontare questa esperienza al meglio, grazie alla sua esperienza a risolvere problemi di ogni tipo.
I rapporti instaurati durante questo percorso sono per la vita. A partire dalla mia host family che, ancora oggi, è come una seconda famiglia e vado a trovarli il più possibile. Per non parlare delle amicizie che ho stretto, con ragazzi molto ambiziosi e che condividono lo stesso sogno.
Sono sicura che tutti i ragazzi che decideranno di partire non se ne pentiranno!”
Emanuela ora vive a Edimburgo e si è appena laureata alla Heriot Watt University.
La prima foto è del 2015, durante la sua esperienza. La seconda foto è stata scatta il 6/6/2021 a Southampton, con la famiglia ospitante che aveva conosciuto nel 2015.
“Ho scelto di partire perché, avendo fratelli più grandi, mi ero resa conto che purtroppo in Italia non c’erano tante opportunità. In più, ovviamente, volevo imparare bene l’inglese.
Prima di partire il mio inglese era un livello B1. Adesso ho un C2. Missione compiuta!“